sabato 22 dicembre 2012

aggiornamenti diario

Le operazioni effettuate nei precedenti mesi, non riportate per mancanza di tempo sono state:

  • Confinamento regina su favo verticale il 2 agosto.
  • Trattamento con acido ossalico il 23 agosto e ripulito la covata contenente varroa.
  • Le api hanno importato e addirittura prodotto miele di edera verso metà settembre, probabilmente edera.
  • Usato lo zucchero a velo per controllare la presenza di varroe.
  • Passato acido ossalico il 13 novembre e constatato caduta di varroe pari a 1000. Il prossimo anno il trattamento lo anticipo a Luglio, quest'anno sono andato sicuramente lungo. Spero che le famiglie sorpassino l'inverno senza problemi.
  •  Ristretto le famiglie su 6 telaini.





AL momento le famiglie sono ancora vive.

giovedì 25 ottobre 2012

LE FOTO PIU' STRANE


NON E' la regina marcata, ma un'ape che dovrebbe avere un pò di polline spalmato sulla schiena





APE CHE SI NUTRE INSIEME AD UNA VESPA




La mia preferita



Immagine di regine e api nell' alveare

regina su favo




regina su favo marcata

Immagini di favi e covata

In basso a destra le celle da fuco
telaino equatore con celle da fuco

Cupolino nel quale viene allevata la regina

favo di miele, con le frecce si indica il miele che durante l'inverno è cristallizzato

favo con miele cristallizzato (da non confondere con altre malattie della covata)

telaino molto vecchio (si vede dal colore scuro) con covata sia fresca che opercolata.
cupolino con all'interno la larva della regina.

piccola larva da regina ricoperta di pappa reale.
In basso al centro cella reale; in zona centrale alta un fuco.

larva più grande con un ottima scorta di pappa reale.








martedì 9 ottobre 2012

foto varie

   
Le api si mettono in questa posizione per segnalare alle altre che la regina è all'interno dell' arnia, sprigionando degli ormoni. Questo fenomeno è ben visibile nella raccolta dello sciame, dopo la sciamatura e, a volte, dopo il travaso della famiglia in un'altra arnia.

   



Api che sguazzano nel nutritore per raccogliere le ultime gocce di sciroppo.



Ape appena nata e come si vede molto molto docile.


lavorazione fogli cerei


Da un foglio cereo base, le api iniziano la loro opera di costruzione





Vediamo come le api stanno costruendo con la cera le celle

A destra il foglio cereo non ancora lavorato mentre a sinistra le celle in via di costruzione




Foglio cereo ultimato pronto per contenere le larve e il miele


Avvenuta la costruzione i favi saranno oggetto di raccolta...

... o di covata

lunedì 8 ottobre 2012

BLOCCO DI COVATA SU FAVO VERTICALE

IL BLOCCO DI COVATA SU FAVO VERTICALE
viene effettuato prima di passare l'acido ossalico gocciolato, in modo da rendere più incisivo tale trattamento.
Grazie a questa procedura è possibile isolare un intero favo, contente la regina, all'interno di una gabbietta, ciò che consentirà lo sviluppo della covata solamente al suo interno. Nel resto dei favi pertanto la regina non potrà deporre e man mano che le api nasceranno, le celle rimarranno vuote.
UTILITA'
Con questo metodo ci sarà un unico favo con covata che servirà da esca per le varroe le quali, ai fini della riproduzione, sono costrette ad entrare nelle celle e a deporre le uova. Togliendo l'unico favo in cui c'è la covata butteremo automaticamente via un elevatissimo numero di grandi e piccole varroe e delle loro uova. Per sopprimere, invece, le varroe ancora rimaste attaccate all'addome delle api si procederà con l'acido ossalico gocciolato.
COME SI EFFETTUA
Per effettuare tale procedura è necessario munirsi dell' apposita gabbietta nella quale verrà inserito tutto il favo, con, all'interno, la regina.
FASI INZIALE DI INSERIMENTO:
  1. Si avvista il punto preciso dell' arnia nel quale vogliamo mettere la gabbietta. (RICORDARSI che la gabbietta occuperà lo spazio di due favi e va messa in diagonale. Io personalmente ho inserito la gabbia negli spazi del telaino 8 e 9 lasciando per sicurezza nell' ultimo spazio un telaino di scorte.)  
  2. Si toglie un favo che non dovrà essere rimesso nell'arnia. 
  3. Si avvista il favo con la regina e si inserisce dentro la gabbietta 
  4. Si ripone la gabbietta in diagonale nei due spazi lasciati vuoti dove prima risiedevano i due favi tolti. 
  5. Il risultato finale sarà quello di avere la gabbia in diagonale che occuperà lo spazio di due telaini e andremo a riporre il favo che ora non entra più nell'arnia nella cassetta di servizio.

FASE DI ATTESA
in questo modo la regina potrà deporre solamente all'interno del favo intrappolato dentro la gabbietta.
Si aspettano ora 21 giorni, tempo necessario alla nascita di tutte le api presenti nei favi esterni alla gabbietta.
Ritengo utile questi giorni poichè se la regina avesse deposto uova nei favi esterni a quello inserito nella gabbia, il tempo di evoluzione di uova ad ape con relativa uscita dall'opercolo dell'ape, sarebbe in media 21 giorni.

FASE FINALE
dopo i 21 giorni si procede con delicatezza a togliere la gabbietta e a sfilare da essa il favo.
Il favo contenuto in essa, che abbiamo tolto, è l'unico ad avere covata che sarà veramente stra carica di varroa.

Ricordando che l'escludi regina va inserito in diagonale occupando lo spazio di due telaini, nelle parti più vicino al legno dove ci sono i distanziatori, rimangono degli spazi vuoti abbastanza ampi che alle api non piacciono, e che, purtroppo, andranno a costruire con la cera.

Ho visto persone che erano messe molto peggio di me, con molta più costruzione, pertanto, nell'utilizzo di tale metodo bisognerà accettare le costruzioni e mettere poi il tutto nella sceratrice.

Prima di procedere a togliere il favo da dentro l'escludi regina, accertarsi di staccare la cera che tiene attaccato il telaino stesso con la griglia laterale. Questo per evitare di fare forza e rischiare di schiacciare la regina.
1- Sfilare delicatamente il favo e prendere la regina per riporla sopra agli altri favi che ormai saranno tutti vuoti di covata e non aspettano altro che essere riempiti di uova.

2- Scrollare pertanto le api ancora attace al favo nell'arnia.

3- Dopo aver scrollato le api ci rimarrà un favo con covata, più o meno come quello nella seguente foto:
4- Procedere a sopprimere la covata che è piena di varroa, o mettendo tutto in sceratrice (cosa che alcuni fanno), oppure utilizzare il getto d' acqua a pressione, usato da me. Purtroppo la soppressione della covata, che da un lato è un operazione alquanto triste, dall'altro è essenziale per la sopravvivenza del resto della famiglia, avendo ridotto sensibilmente il numero di varroe!

5- Nell' arnia madre riporre un altro telaino senza covata e dopo circa 3 giorni passare acido ossalico.
In questo modo le killer varroe, attaccate alle api, periranno grazie all'efficacia dell' acido ossalico e quelle presenti in covata saranno soppresse con la covata stessa.

Tarma della cera

l'effetto visivo è tipo lo zucchero filato





Per uccidere la tarma e quindi arrestare lo sviluppo si può:
- sigillare i telaini dentro un arnia o melario e usare un dischetto di Zolfo;
- mettere il telaino nel surgelatore per una giornata. 




in alto si nota una piccola larva di tarma della cera

TRATTAMENTO CON ACIDO OSSALICO

Uno dei metodi più adottati per sconfiggere la varroa è l'uso dell'acido ossalico, il quali si può somministrare nella formula gocciolata oppure nella formula sublimata.

La formula gocciolata è alquanto semplice e non richiede l'uso di sistemi specifici cosa che invece è richiesta dal sublimato.

QUANDO PASSARE L'OSSALICO GOCCIOLATO

1) quando si raccoglie un nuovo sciame, durante aprile-giugno
2) quando si effettua il trattamento tampone a luglio-inizio agosto, eventualmente usando il metodo del blocco di covata con confinamento della sola regina oppure su favo verticale.
3) quando c'è il blocco di covata naturale, fine novembre - dicembre (in questo periodo in realtà è preferibile usare l'ossalico sublimato, poichè il goccioloto potrebbe provocare la morte di api, essendo il clima troppo rigido).

LE DOSI E PREPARAZIONE E SOMMINISTRAZIONE DELL' ACIDO OSSALICO
si rimanda al seguente link: preparazione AO

CADUTA
La caduta delle varroe non avverrà in una sola giornata ma si protrarrà nei giorni seguenti.

Quella al centro marroncina è una varroa, già due giorni dopo l'acido ossalico se ne possono contare centinaia.

venerdì 5 ottobre 2012

nutritore a cilindro inserito nel coprifavo


Ecco il nutritore cilindrico che va inserito sul coprifavo!

  • Il nutritore è composto da tre parti, un apertura tipo vulcano che va inserita nel foro del coprifavo;
  • un piccolo contenitore che va messo rovesciato, come si vede dalla foto;
  • un copercio che copre tutto il diametro del nutritore.


venerdì 3 agosto 2012

Eseguito blocco di covata su favo verticale

Proceduto oggi a fare il blocco di covata.

Il metodo da me utilizzato è stato quello di confinare la regina su un favo verticale, usando l'apposita gabbia escludi regina. Cliccare qui per vedere tutta la procedura.

E' estremamente utile aver marcato la regina per facilitare l'operazione di avvistamento ;)!
questo è un lato dell' apposita gabbia. Si vede con il puntino giallo la regina marcata.


Non in tutte le zone si può fare il blocco di covata i primi di agosto. Nelle zone montane è infatti prassi fare il blocco di covata a luglio, in modo tale da non arrivare troppo a ridosso della stagione fredda e quindi incidere in maniera negativa sulla numerosità della famiglia.

ATTENZIONE: la gabbia è veramente precisa alla lunghezza dell'arnia, pertanto è necessario togliere un telaino e mettere cosi la gabbia,  tra due spazi di telaini per obliquo.

mercoledì 25 luglio 2012

Aggiornamento

Dopo un mese di inattività sul forum, per via degli ultimi esami universitari, è arrivato il momento di aggiornare!

Durante il mese sono stati fatti controlli alle famiglie per osservare lo stato di crescita e la presenza di malattie.
Fortunatamente tutto ok!

Il miele però non l'hanno portato a melario, perchè nel momento in cui avrebbero dovuto salire era già luglio inoltrato e dalle mie parti non trovano quasi più nulla.
Quelle che sono salite hanno iniziato a costruire la cera, ma poi si sono arrestate. Probabilmente la siccità di quest' anno non ha favorito lo sviluppo.

Il miele sarà rimandato al prossimo anno, ma quello che più conta è la salute della famiglia.
Procederò nei prossimi giorni a trattarle con apilifewar e apibioxal.