domenica 7 giugno 2015

IL RECUPERO DELLO SCIAME

Un video effettuato durante il recupero dello sciame.
In questo video si nota abbastanza bene la ventilazione che le api fanno per attirare le altre ad entrare nell'arnia.
Quando, infatti, si prende uno sciame, le api cercano di capire dove è andata a finire la regina, e non appena si accorgono di dove sia, iniziano a ventilare, emanando anche un odore particolare che serve da richiamo per le altre.
Se la regina è finita dentro all'arnia, allora pian piano tutte le api entreranno dentro.

Buona visione ;)... e non dimenticate di alzare il volume per gustare il ronzio delle api. Musica per le mie orecchie ;)


mercoledì 18 marzo 2015

LA MARCATURA DELLA REGINA

La marcatura della regina sotto un' ottica umana, può essere vista come un tatuaggio.
Viene infatti impressa una goccia di colore (AD ACQUA) sul torace della regina (sarebbe la parte nera subito sotto la testa). 

La marcatura non è dannosa per la regina, la quale non si accorgerà nemmeno di essere stata marcata. L'importante è che sia eseguita correttamente senza arrecarle danni (non premendola troppo forte e non inserendo il colore in parti sbagliate del corpo).

UTILITA':
  • Consente di individuare la regina in pochissimo tempo in mezzo a tutte le altre api, proprio perchè è l' unica ad avere un "tatuaggio", ciò che si rivela estremamente utile in caso di blocco di covata con favo verticale.
  • Consente di vedere se le api hanno cambiato regina e non ce ne siamo accorti. (es: potremmo osservare la presenza di covata pur non avvistando la regina. In tal caso andrebbe cercata la nuova e marcarla).
Se il colore viene impresso in maniera errata, lo sfregamento tra ape regina e altre api potrebbe man mano farlo scomparire, quindi bisogna prestare attenzione.

Ecco un video nel quale è riportata la marcatura da me eseguita:


FASI:
  1. si cerca di imprigionare la regina dentro il marca regina, possibilmente da sola, senza altre api;
  2. si preme verso il basso facendo sprofondare il marca regina dentro il foglio cereo, fino a che la regina rimane immobilizzata;
  3. si pone il marcatore sopra il torace della regina e si aspettano alcuni secondi;
  4. leviamo il marcatore con il colore, ma dobbiamo lasciare la regina ancora imprigionata nel marca regina per 5 minuti. Questo consentirà l' assorbimento effettivo del colore e impedirà alle altre api di rimanerci incollate o di considerare quel colore come corpo estraneo.
Sapendo che una regina può vivere anche 5 anni, convenzionalmente sono stati scelti 5 colori da usare per la marcatura, i quali vanno ad identificare il suo anno di nascita. 
La regola generale è che a partire dal 2000 avremo in sequenza, ripetitiva, i seguenti colori in ORDINE ALFABETICO: AZZURRO BIANCO GIALLO ROSSO VERDE 

ECCO UNO SCHEMA RIASSUNTIVO:
  • AZZURRO (regine nate negli anni che terminano con 0 e 5 es: 2005-2010-2015-2020)
  • BIANCO    (regine nate negli anni che terminano con 1 e 6 es: 2001-2006-2011-2016)
  • GIALLO     (regine nate negli anni che terminano con 2 e 7 es: 2002-2007-2012-2017)
  • ROSSO      (regine nate negli anni che terminano con 3 e 8 es: 2003-2008-2013-2018) 
  • VERDE       (regine nate negli anni che terminano con 4 e 9 es: 2004-2009-2014-2019)

martedì 17 marzo 2015

inserire foglio cereo nei telaini


La procedura dell'inserimento è descritta nel seguente video:

Zucchero a velo per caduta vorroa

Ho sperimentato in maniera molto rudimentale il metodo dello zucchero a velo per far cadere le varroe!
Il risultato è stato positivo, nonostante lo scetticismo iniziale!

Ho fatto il video al volo, usando un metodo alquanto rudimentale con il solo scopo di constatarne l'efficacia!

Consiglio, quindi, di farlo o tramite l'apposito setaccio creato proprio per spargere lo zucchero a velo nei dolci, oppure tramite altri metodi che consentano di distribuire lo zucchero a velo su tutte le api!

Nonostante io abbia messo poco zucchero a velo e anche male la caduta delle varroe c'è stata.

E' da considerarsi come un buon pagliativo che però non può sostituire integralmente l'acido ossalico!

CONSIGLIO: mettendo un pò di miele (anche preso dal telaino di scorte della stessa famiglia) nella parte alta dei favi, in pratica nel legno dei telaini molte api saliranno a prenderlo e una volta che molte si trovano allo scoperto, passarci sopra lo zucchero a velo, in questo modo cadrà su moltissime api con maggior caduta di varroe.

EFFETTI: le varroe scivolano sullo zucchero  a velo e non riuscendosi ad attaccare sulle api cadono nel cassettino.

PRECISAZIONI: dalle mie prove però emerge una caduta del 10-20% di varroe (meglio di niente) ma di sicuro non può sostituire l'ossalico, infatti dopo il trattamento di quest'ultimo la caduta è stata di ben 800 varroe contro le 80 dovute allo zucchero a velo (nel mio caso 10%).

lunedì 16 marzo 2015

Documentario- Un mondo in pericolo, More than Honey

Recentemente ho visto questo documentario sulle api:
"Un mondo in pericolo - More Than Honey"
e non posso che consigliarne la visione sia ad apicoltori che non.

La paura di un mondo che cambia e la superficialità con cui questo argomento viene affrontato da noi esseri umani è il centro portante di tutto il documentario. E' vero che quest'ultimo parla esclusivamente di api ma è innegabile che il tutto viene narrato con un ottica critica nei confronti dell'animale più intelligente ma allo stesso tempo più stupido del pianeta :"l'uomo". Animale predatore che per interessi propri ed effimeri sta interagendo negativamente sull'ecosistema mettendo a rischio la catena alimentare. Personalmente non posso che confermare. L'immagine che nessuno di noi avrebbe mai voluto vedere, ma che purtroppo è realtà, ed è ben documentata, è rappresentata da persone che impollinano gli alberi da frutto manualmente. Questo avviene in una provincia cinese in cui l'intervento umano ha provocato la scomparsa totale delle nostre piccole amiche ed ha costretto gli abitanti del luogo ad impollinare manualmente gli alberi da frutto. La cosa è molto importante e fa sicuramente riflettere. Quello che sembra essere un progresso da un lato, diventa irrimediabilmente un regresso dall'altro.
Nel documentario viene mostrato come le api, oggi giorno, siano veramente a rischio di estinzione sia per cause naturali, come il parassita della varroa, peste americana, peste europea, che per cause artificiale come ad esempio i pesticidi. Molti apicoltori conoscono, ed anno a che fare, ormai annualmente, con il fenomeno della scomparsa di api, o del collasso della famiglia.
C'è un punto preciso del documentario (minuto 44 e 44 secondi) in cui l'apicoltore americano ammette di somministrare antibiotici alle api per renderle immuni da malattie e il fatto che, personalmente non uso nessun tipo di antibiotico e che applico i trattamenti contro la varroa soltanto dopo la smielatura mi rende orgoglioso del mio operato e del mio miele.
Nel documentario vengono prese in esame anche le api africane, viene spiegato parte del linguaggio dei segni delle api (di come facciano a segnalare alle altre come raggiungere il luogo da bottinare), e si mette a confronto l'apicoltura intensiva di un apicoltore americano con oltre 10.000 famiglie con quella di uno svizzero che continua l'arte come i suoi antenati.



martedì 10 marzo 2015

LA SCIAMATURA

A primavera inoltrata, un fenomeno comune che si può verificare tra aprile e giugno è appunto LA SCIAMATURA NATURALE, che consiste nella separazione dello sciame in due o più famiglie.
Quando la famiglia inizia ad essere numerosa occupando tutti i telaini dell'arnia, avviene un processo che porta alla produzione di una nuova regina che si insedierà definitivamente nell'arnia, costringendo l'altra, ormai più vecchia, ad abbandonare il nido.
Non c'è un numero preciso di api che accompagnano la vecchia regina nell'allontanamento forzato: possono essere la metà, ma anche più o meno.

LE CAUSE:
In seguito a determinati studi è emerso che la sciamatura avviene per diverse cause:
  1. Istinto di sopravvivenza rispetto a un incremento eccessivo del numero delle api con conseguente mancanza di aria ed eccessivo calore soprattutto verso aprile;
  2. Quando il numero delle api è molto alto, il livello di feromoni sprigionato dalla regina è meno percepibile dalle api collocate nei telaini più esterni, le quali avvertono la necessità di creare una nuova regina (iniziano cosi a costruire celle reali);
  3. La diminuzione dei feromoni della covata. Quando la famiglia è ormai molto numerosa e la regina ha una buona ovodeposizione arriveremo al punto in cui i telaini sono ricchi di covata opercolata e scarsi di covata disopercolata. L'assenza dei feromoni derivanti dalla covata disopercolata spingono le api a creare delle celle reali.
LE FASI e SINTOMI:
IL primo sintomo, riconducibile alla prima fase della sciamatura è la creazione di celle da fuco. Non sempre sono sintomo di sciamatura, ma se esse iniziano ad essere numerose e nella nostra famiglia si può riscontrare una delle 3 cause elencate sopra la sciamatura si avvicina.
Dopo i fuchi, il vero grande passo che ne costituisce un secondo sintomo o seconda fase è costituito dalla costruzione di celle reali (che si chiamano Cupolini) nel quale vengono allevate le regine. Le api iniziano a nutrire le larve contenute nei cupolini con pappa reale in tutto lo stadio della loro crescita. Questo consentirà alla larva di sviluppare per intero gli organi di riproduzione diventando la regina (mentre le altre larve sono nutrite con pappa reale solo nello stadio iniziale della crescita, precisamente nei primi 3 giorni, per poi essere nutrite con miele. Ciò non consentirà lo sviluppo completo degli organi di riproduzione a quest'ultime).
Prima della nascita della regina giovane, assisteremo all' abbandono o appunto sciamatura della regina più anziana (terza fase o fase dell' abbandono descritta sotto).
Assistiamo successivamente alla quarta fase, ossia, alla nascita della prima regina che andrà a distruggere gli altri cupolini per impedire la nascita di nuove regine.Nel caso nascano contemporaneamente due nuove regine assisteremo ad un lotta con la quale si decreterà la vincitrice che prenderà il possesso dell'arnia e di parte della famiglia. Se la regina nata non distrugge i cupolini, dopo il fenomeno della prima sciamatura, lei stessa darà vita ad una nuova sciamatura (sciamatura secondaria, terziaria etc, in base al caso) seguita poi dalla nascita di una nuova regina nell' arnia di partenza.
Come terzo sintomo vediamo che le operaie sono disinteressate alla ricerca di polline\nettare e danno l' idea di essere oziose.

L'ABBANDONO
La parte della famiglia (di solito metà), con la regina più anziana, abbandona l'arnia, e, dopo un volo che in genere non supera il chilometro troverà un punto d'appoggio (un ramo o altro) nel quale stazionerà per 2-3 giorni al massimo. A partire da questo momento delle api "sentinelle" andranno a perlustrare la zona in cerca di un luogo idoneo per la costruzione della nuova dimora.
L'apicoltore che vuole catturare lo sciame dovrà intervenire prontamente prima del trasferimento definitivo.

COSA FARE DOPO IL RECUPERO

martedì 10 febbraio 2015

Dismissione del link diretto

A titolo puramente informativo:

"per chiunque accedesse con il dominio : www.apimania.it" il dominio stesso sta per essere dismesso:
www.apimania.it non sarà più attivo

pertanto il link diretto per accedere a questo blog é;

http://apemellifera.blogspot.it

un saluto a tutti